L'avvento dell'età moderna ha portato ad un progressivo abbandono dell'alpicoltura. Nel catasto alpestre del 1971 si menziona già il problema dell'imboschimento degli alpeggi della Val Cama e della penuria di manodopera. Infine si svolse ancora un'attività alpestre nella sola Alp de Lagh, presso il laghetto di Cama. Quest'ultima fu abbandonata negli anni novanta per le cattive condizioni in cui si trovava.
Oggi vi pascolano durante la stagione alpestre un centinaio di capre. In un moderno caseificio si producono le tradizionali formagelle di capre e altre specialità casearie della regione. Questi prodotti si possono acquistare e gustare sul posto.
L'alpe offre pure la possibilità di pernottamento nel rinnovato rustico o nelle jurte di feltro.
Gli alpi situati alle quote basse e medie sono oggi inselvatichiti e in parte solo i ruderi ricordano il loro passato di verdi superfici.
Anche i piccoli alpi situati alle quote più alte non sono più pascolati da molto tempo o lo sono in modo estensivo con delle pecore.
Un sommario dello stato degli alpeggi abbandonati in Val Cama si trova qui.