Concetto di sviluppo paesaggistico della Val Cama

Per secoli la maggior parte dei boschi della Val Cama era utilizzata in modo più o meno intensivo. La valle era pure prevalentemente sfruttata per l'alpicoltura.

L'avvento dell'età moderna ha portato ad un progressivo abbandono dell'attività alpestre e forestale. I pascoli aperti degli alpeggi iniziarono ad imboschirsi. Le tradizionali costruzioni alpestri e i sentieri furono abbandonati a se stessi.

Con il concetto di sviluppo paesaggistico i comuni di Verdabbio e Cama vogliono capovolgere questa tendenza. Essi desiderano preservare questa incantevole valle con il suo patrimonio culturale locale, rivalutarla e renderla accessibile ai turisti.

Dal concetto ai fatti

Conservare, mantenere e rivalutare il paesaggio
kessel
Nel progetto di sviluppo la Val Cama è stata suddivisa in zone nelle quali prevale lo stato naturale e selvaggio ed altre in cui si conserva un paesaggio semiaperto per mezzo di una gestione alpestre estensiva.

 

Creazione di una riserva forestale
L'obiettivo è raggiunto: nella regione nasce la più grande riserva forestale svizzera. Le superfici boschive della riserva spaziano dai 450 m fino ai 2300 m e si estendono per più di 1500 ettari. La riserva comprende le tre valli laterali Val Cama, Val Leggia e Val di Borat.

Nella sola Val Cama ci sono oltre 20 associazioni forestali diverse. Tra l'altro troviamo all'imbocco della valle la selva castanile più alta della Mesolcina.

Nella riserva forestale l'uomo potrà in futuro osservare cosa fa la natura, quando non interviene... Dettagli

 

Costruzioni tradizionali
Tramite un adeguato restauro conservativo si vuole bloccare il degrado delle costruzioni alpestri. Il concetto di sviluppo della valle prevede, che laddove non è più prevista una gestione agricola, gli edifici vengano man mano riattati e poi messi a disposizione degli escursionisti come rifugi.

Un esemprio di una ristrutturazione riuscita è l'Alp d'Albion. Quest'ultima è stata riattata grazie all'impegno del comune di Verdabbio e all'aiuto di molti volontari in un bel rifugio confortevole.

Immagini

 

Promuovere il turismo sostenibile
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Il concetto di sviluppo paesaggistico della valle vuole promuovere il turismo pedestre. Sono previsti il recupero di una rete di sentieri, una buona offerta per l'alloggio e il vitto. Alle quote più elevate dovrebbero essere a disposizione degli escursionisti una rete di rifugi.

L'Alp de Lagh dovrebbe diventare un luogo di attrazione per grandi e piccoli. Qui non si può solo scoprire le particolarità delle vecchie razze di animali, ma anche acquistare e gustare prodotti di nicchia e di qualità.

I risultati di un lavoro di diploma sul turismo sostenibile in val Cama possono venir letti online qui.

 

Chi c'è dietro questo progetto?

Molta gente è coinvolta in questo progetto. Il successo di quest'ultimo sta nella straordinaria collaborazione di tutti i partecipanti.

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La popolazione locale s'ingaggia
La popolazione locale è stata tenuta informata e resa direttamente partecipe alla realizzazione del progetto. Molti volontari svolgono da anni un importante ruolo nella costruzioni di infrastrutture e nella riparazione degli edifici alpestri abbandonati.

Vengono anche creati nuovi posti di lavoro. Così offre il progetto della Val Cama lavoro a ditte edili e artigianali della regione.

Specialisti vengono consultati
Per il concetto globale: Reto Giudicetti - Ufficio d'ingegneria e misurazioni, Roveredo; per la riserva forestale: Luca Plozza - Ufficio forestale grigioni centrale/Moesano, Roveredo; per la pianificazione alpestre: Franziska Andres - Ufficio Trifolium, Arogno; per la consulenza edifici rurali: Lorenzo Custer - Studi associati, Lugano.
Il sostegno finanziario
Non si sarebbe potuto realizzare niente senza il grande sostegno finanziario di numerosi enti:
contributi da privati, Patronato svizzero per i comuni di mantanga, Fondo svizzero per il paesaggio (FSP), Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, Aiuto svizzero ai Montanari, Pro Patria, Ufficio federale della cultura (UFC), Ufficio cantonale monumenti storici (GR), Ufficio per l'agricoltura e la geoinformazione del cantone dei Grigioni (UAG), Ufficio per la natura e l'ambiente del cantone dei Grigioni (UNA), Ispettorato dei Comuni del Cantone dei Grigioni, Comune di Thalwil, Comune di Cama, Sophie und Karl Binding Stiftung , Vontobel-Stiftung, Bio Suisse, Polti Alfredo SA, Pro Natura Grigioni. Un vivo ringraziamento a tutti.
Il "motore"
In questo progetto è di vitale importanza il grande impegno profuso dal sindaco di Verdabbio, Antonio Spadini. Egli è riuscito a coinvolgere attivamente molti partner e collaboratori e a creare un affiatato gruppo di lavoro.

 

Ulteriori informazioni sul progetto qui oppure direttamente presso il Comune di Verdabbio, 6538 Verdabbio, Tel. 091 827 3144.